giovedì 24 maggio 2012

che poi basta poco eh

che poi basta poco.
basta andare oltre il solito panorama di giardini terrazzi e cani di razza che abbaiano in francese. basta andare oltre il lounge bar tutto compreso anche la noia del solito happy hour che ha perso tutto il suo happy. oltre anche alle mini cooper al tmax al cazz e al lazz e a tutta quella muffa eredità della milanodabere milanodasniffare. oltre persino alla sciura tutta tods e shatush che porta i figli a scuola in bici perché così ha detto pisapia peccato però che lei abiti in brera e non a quarto oggiaro, e che il massimo che le può succedere è che un merlo le caghi sul cestino. in paglia di vienna, ovvio.
basta andare oltre.
non di tanto, solo di un pochino.
oltre abbastanza per prendersi un paio d'ore o un pomeriggio e lasciarsi camminare in giro per la zona di via civitali a milano. quartiere a macchie di leopardo dove le macchie sono case borghesi alternate a casbeh ultra popolari. medioriccaborghesia versus nuovegenerazionidimilanesi. pelli bianche gialle occhi arabi nasi cinesi. ci passi in mezzo di fianco ti incolonni con loro al semaforo o al supermercato cammini le stesse strade ti siedi sulle stesse panchine bambini che giocano al parchetto hijad che svolazzano occhi neri ti sorridono profumo di pane buono crocchi di civiltà arabe orientali e milanesi raccolte nel bar dei fratelli sardi che se gli chiedi un mirto gli si illuminano i denti nel sorriso più sorriso che c'è.  
e in quella tranquillità quasi di paese in quei ritmi che un po', tanto, abbiamo perso, in quel essere comunità e esserlo tranquillamente senza altro che il vivere essere vicini, lì c'è qualcosa che ci siamo persi per strada. a volte lo cerchiamo lontano nel mondo, mentre invece è solo lontano dentro di noi.
trovarlo forse è un po' ritrovare noi stessi.
sicuramente è un viaggio che merita, anche se nessuna rivista di turismo ne parlerà mai.


PS mentre scrivevo ho sentito delle voci da via ciardi. ho girato l'angolo e ho visto venti forse trenta taxi parcheggiati in seconda fila. uno sciopero contro il governo monti? una protesta contro la liberalizzazione delle licenze? uno stop contro le cartelle di equitalia?
no. semplicemente la gita annuale dell'istituto don gnocchi. trasporto offerto, gioiosamente, dai tassisti milanesi.

 Betancuria, Fuerteventura (Canarie)