lunedì 5 marzo 2012

cronache dal Portofranco - legge di Q

cosa ti han fatto da piccolo, eh?
ti hanno tirato su a barbabietole e fegato?
ti han sparato bussolotti nei malleoli mentre cercavi di imparare a camminare?
ti hanno messo l'apparecchio ai denti a 2 anni e te l'hanno tolto a 22?

l'hai chiamato compito. 
leggere -Q- di Luther Blisset. 
e lo interrogherai tra due settimane, questo ragazzone lento nei riflessi e generoso nei sorrisi, che a scuola ci viene sempre col suo insegnante di sostegno.

perché l'hai fatto eh? per attaccarlo nel profondo del suo ego, per minargli la fiducia in se stesso, per dare un colpo basso alla sua dignità, alla faccia delle sue voglie di imparare e un giorno fare qualcosa, una cosa qualsiasi, anche piccolina non importa, ma farla con entusiasmo sapendo che la sai fare, sì la sai fare?

non so perché l'hai fatto, piccolo piccolissimo uomo che fai l'insegnante.
ma so però che non hai fatto i conti con il suo di Q, anzi di IQ.

perché quel ragazzo, ha un sacco di persone che stanno studiando con lui, che con lui imparano leggono analizzano ripassano si preparano ad affrontarti compatti. 
come nel migliore di tutti i romanzi di Luther Blisset.


Q, per la cronaca, è un tomo di circa 500 pagine, ambientato nell'europa del '500.
Luther Blisset, sempre per la cronaca, non esiste.
E' uno pseudonimo adottato da un numero imprecisato di performer, artisti, riviste underground, operatori del virtuale e collettivi di squatter americani ed europei degli anni '80 e '90. 
Si tratta di un personaggio collettivo, utilizzato per denunciare la superficialità e malafede del sistema mass-mediatico. 
La sua notorietà è da atribuirsi ad azioni, sabotaggi, performance, manifestazioni, pubblicazioni, video, trasmissioni radiofoniche di e su Luther Blisset, in tutto il mondo.
In Italia, il nome ha firmato una serie di beffe ordite a danno dei mass media, come critica radicale al diritto d'autore e alla proprietà intellettuale.

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