mercoledì 22 febbraio 2012

cronache dal Portofranco - una questione di fiducia

non sorrideva. restava lì serio serio con lo sguardo sfuggente gli occhi piantati sul libro come se il libro contenesse tutte le risposte del mondo. aiutarlo a studiare non sarà facile è impermeabile come una parete di ghiaccio scivoli non hai appigli per aggrapparti per appoggiare un dito per piantare un chiodo un rampone e cercare di salire al primo piano della fortezza della sua fiducia. cerco di sentirmi a mio agio perché il suo di disagio è fin troppo evidente. respiro. calma. la voce. il tono. i muscoli. la mano la sua allenta la morsa scivola sul banco le dita si distendono. esercizi verbi verbi irregolari passato perfetto regole regole regole. incerto. non sorride. incerto. risponde. incerto. sbaglia. incerto. la risposta giusta. il ritmo della sua fatica aumenta di poco. ne approfitto per piazzargli lì un perfetto. come se la sua risposta non potesse che essere perfetta. fiducia.
l'ora è finita, là fuori c'è una ragazza color cioccolato che aspetta di entrare. va. ok prof. ciao. 
 
PS quel ragazzino ha chiesto di continuare il suo doposcuola con me. mi aprirà anche al suo sorriso?

 
 
«Sorrise come soltanto i veri timidi sanno sorridere. Non era la risata facile dell’ottimista né il rapido sorriso tagliente dei testardi ostinati e dei malvagi. Non aveva niente a che fare col sorriso equilibrato, usato di proposito, del cortigiano o del politicante. Era il sorriso strano, inconsueto, che sorge dall’abisso profondo, buio, più profondo di un pozzo, profondo come una miniera profonda, che è dentro di loro».

Ernest Hemingway - Di là dal fiume e tra gli alberi

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