elephanta island - mumbai, india
"non voglio che mi guardi
non voglio che mi fotografi tu e
quella cazzo di macchina fotografica che vale quanto la vita dei miei
figli in questo posto di merda dove vivo non voglio che scruti nelle
pieghe del mio sguardo nel dolore delle mie lacrime nei segreti dei miei
sorrisi non voglio che tu entri e che sia ancora una volta come sempre
come da sempre padrone della mia vita non voglio essere schiavo delle
tue manipolazioni delle proiezioni su un video in un fottuto salotto di
una fottuta città del fottutissimo emisfero nord non voglio che mi usi
che mi abusi che mi porti via, lasciandomi qui per sempre"
parlo a te, sì a te, grandissima testa di cazzo che in senegal gli
dicono no, qui non si possono fare foto, qui la gente ha la dignità
della propria miseria, rispettiamola e a te ti si accende una luce negli
occhi che tu sei più furbo di tutti che a casa venderai quella foto
agli amici con la tronfia di chi è più furbo più figo e con la boria
dell'ignoranza giocherai all'allegro reporter e così impugni la macchina fotografica non ci pensi per un attimo e scatti la foto
a quegli sguardi che vorrebbero divorarti.
non te ne sei accorto, ma io sì.
ti hanno appena sputato su un piede.
1 commento:
"Non ti permetterò di rubarmi l’anima. La mia ricchezza è umile anche se molto più degna della tua".
Grazie Biggi da prestarci tuoi occhi per guardare meglio quello che la nostra cecità a volte non ci permetti di vedere.
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